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Irapuato
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Exorcism: Basilica di Santa Maria all' Impruneta & don Luigi Oropallo. by CNN on Jan 17, 2014More
Exorcism: Basilica di Santa Maria all' Impruneta & don Luigi Oropallo.

by CNN on Jan 17, 2014
On Guard
Some of the priests in this piece are possessed, otherwise they would be wearing their collars instead of just a regular "every day" shirt.. Their example is terrible.
Irapuato
Col numerino in fila dall' esorcista
OGNI mercoledì la scena è la stessa: gente accampata dall' alba, chiusa in macchina se fa freddo (e nonostante il divieto di sosta), per accaparrarsi il numero che, dopo altre ore di attesa, darà accesso all' udienza «liberatoria». Accade alla Basilica di Santa Maria all' Impruneta, il cui parroco, don Luigi Oropallo, è uno dei tre esorcisti ufficiali della …More
Col numerino in fila dall' esorcista
OGNI mercoledì la scena è la stessa: gente accampata dall' alba, chiusa in macchina se fa freddo (e nonostante il divieto di sosta), per accaparrarsi il numero che, dopo altre ore di attesa, darà accesso all' udienza «liberatoria». Accade alla Basilica di Santa Maria all' Impruneta, il cui parroco, don Luigi Oropallo, è uno dei tre esorcisti ufficiali della Diocesi, nominati dal vescovo per cacciare il diavolo da chi viene effettivamente riconosciuto come «posseduto». I pellegrini sono talmente tanti che don Oropallo ha dovuto mettere i numeri, bianco a chi vede per la prima volta, azzurro a chi ha già visto e fa tornare, rosso a chi decide di «prendere in carico», cioè i più gravi. Frai quali anche qualcuno da «esorcizzare». Un fenomeno in crescita, quello delle vere o presunte «possessioni», che si confonde con il mare magnum dei disagi del vivere, «trattati» forse in modo improprio dal prete di Valdorme di Pozzale, vicino a Empoli (vedi articolo qui sotto). Per la presa in carico dei presunti indemoniati, infatti, esiste un preciso percorso, indicato dalla Diocesi, con tanto di «ascolto previo», affidato ad alcuni sacerdoti autorizzati, cui segue l' eventuale invio all' esorcista vero e proprio (ci sono anche don Cristian Meriggi, di Certaldo, e don Renzo Ventisette, di Lastra a Signa). «Ma su cento persone» dice don Ventisette, «solo un 2-3% si può dire che ne abbia bisogno». La stragrande maggioranza «è di casi umani, magari gravi, ma a cui serve ascolto e accoglienza fraterna». Molti i giovani, venti-trentenni, e la gente di mezza età, di ogni estrazione sociale, «che arrivano già convinti: lei mi deve benedire, dicono», raccontando magari di «malocchi e persecuzioni», ma rivelando soprattutto «un bisogno di sacro». Il vero indemoniato, in realtà, al sacro mostra di solito una avversione violenta. E però, dice Ventisette, «non sempre». L' esorcista, insomma, in un questo campo che sconfina con quello ben più vasto dell' insicurezza personale e sociale deve «avere occhio», per non credere di dover cacciare Satana da chi ha solo bisogno di uno psicologo, o di sostegno spirituale. Perché una cosa è certa: «Più diminuisce la fede, più aumenta la superstizione». Conferma padre Sandro Celli dei Frati Minori, che segue l' istruttoria pre-esorcismo: «Nella grande maggioranza arrivano persone incapaci di affrontare i loro problemi, o con disturbi psichici, che non hanno trovato altri riferimenti». Gente che «ha bisogno di aiuto per reimpararea pregare, se credente, o di puro conforto umano».

ricerca.repubblica.it/…/col-numerino-in…
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.... on how the Catholic Church handles cases of reported exorcism.