Cenni storici Fonte Acqua Donzella

La Fonte dell'Acqua Donzella, è una valle naturale ai piedi della valle del lupo, al centro della quale si ergeva un casotto di smistamento per le acque provenienti da un antico acquedotto. Questo casotto fu edificato negli anni cinquanta nell'ambito del programma Fanfani, che prevedeva la sistemazione dei corsi d'acqua e delle sorgenti esistenti sul territorio di Roma e Provincia.

La fonte, invece, risale a migliaia e migliaia di anni fa, come tante altre fonti situate sul versante sud delle pendici del vecchio cratere, trasformatosi in seguito in Lago del Vivaro.

Il significato di Acqua Donzella è "fanciulla che offre o prende acqua".

Si narra infatti che nel periodo preromanico molti abitanti del luogo, per cause politiche e di carestia, si rifugiassero sul Monte Algido (Mons Algidus) in cerca di acqua e selvaggina.

Alcuni di loro, stanchi ed affamati, si sdraiarono nei pressi della grotta che sorgeva proprio sul luogo ove adesso si trova il casotto idrico. All'improvviso davanti ai loro occhi si materializzò una fanciulla vestita di bianco che indicò loro la grotta, per poi scomparire subito dopo.

Si alzarono, entrarono nella grotta e vi trovarono una ricchissima sorgente d'acqua alla quale poterono finalmente dissetarsi. Per questo motivo il luogo venne chiamato "Fonte Acqua Donzella".

La fonte stessa si trova sopra una antica necropoli dove sono state scoperte circa duecento tombe: la Madonna durante una delle successive apparizioni, alla domanda perché fosse apparsa proprio a Velletri ed in quel luogo preciso, rispose: "Perché qui ci sono tanti morti che hanno bisogno di preghiere ...".

Dai reperti archeologici rinvenuti (punte di lance ed attrezzi in pietra vulcanica, silicio) abbiamo la prova che ci fossero insediamenti di uomini primitivi. Successivamente vi si stabilirono i Volsci che erano pastori, contadini e artigiani: queste popolazioni infatti si insediavano sempre presso corsi d'acqua e sorgenti. Furono altresì rinvenuti reperti di origine etrusca nonché oggetti risalenti al medioevo. Questo lembo di terra fu inoltre testimone di cruente persecuzioni di cristiani che venivano a rifugiarsi, di giorno, tra i boschi e di sera scendevano per pregare presso il luogo dove ora sorge, a Velletri, la Chiesa di San Salvatore. I cimiteri e le necropoli furono localizzati anche a monte della fonte donzella, nei pressi dei ruderi del castello di Ariano.

(Notizie storico-archeologiche fornite da Massimo Leoni, presidente nazionale Arte Società e Cultura).

Biografia di Angela Bartoli

Nasce il 3 /3 /1949 a Velletri da Alfredo e Tesseri Bianca: padre cuoco, madre casalinga. Seconda di sei figli, la sua è una famiglia di origini molto modeste. Vive gran parte della sua infanzia in compagnia della nonna. Frequenta le Scuole Elementari a Velletri e all'età di 16 anni si sposa, avrà 5 figli, due maschi e tre femmine. Inizia a lavorare dall'età di dodici anni: badante, collaboratrice domestica finché all'età di 39 anni ottiene un lavoro di cuoca presso una multinazionale. E’ vissuta a Velletri dove ha condotto una vita di sacrifici e privazioni. Il primo ottobre 2010 l’evento che le cambierà per sempre la sua vita, mentre si trovava alla ricerca di funghi con il figlio, colta da stanchezza e da un malore, si fermò a riposare seduta sotto di un albero, proprio li, il suono di una voce trasportata dal vento che la chiamava per nome, Angela seguì il richiamo ed entrata in una struttura abbandonata che contiene al suo interno una grotta e delle vasche per lo smistamento dell’acqua, proprio li, l’arco della grotta si illuminò e al suo interno Angela incontra una bellissima ragazza, dall’età di 17-18 anni, vestita di bianco e con una fascia azzurra che scende lungo l'abito, tiene tra le mani un Rosario è bellissima, nessun pittore potrebbe mai rappresentarla…

Questa bellissima Signora, parlò con Angela, era proprio lì davanti a lei in carne ed ossa, da lì a poco Angela chiedendo alla Signora quale fosse il suo appellativo, Ella rispose: “IO SONO L’IMMACOLATA CONCEZIONE”.

Da quel momento la vita di Angela cambiò, accettò l’invito della Vergine e la missione che Dio le stava affidando, vivendo la Fede ogni giorno nella preghiera, nei Sacramenti e nella semplicità. Angela è salita al cielo la notte del 13 Gennaio 2019 alle ore 2:47 dopo una lunga malattia. Nella sua abitazione un alternarsi innumerevole di fedeli e Sacerdoti, gli stessi che Angela ha chiamato l’ultimo giorno della sua vita. Ha vissuto la malattia, come un tempo di grazia, ha portato la sua Croce con gioia e preghiera fino all’ultimo… I fedeli dell’Acqua Donzella, non hanno mai abbandonato Angela, l’hanno seguita e con l’incessante preghiera, accompagnata a Dio. Ora dal Cielo veglia e prega per noi, ci ha invitato con fermezza e amore di proseguire il cammino in quel luogo Sacro scelto da Gesù, continuare a pregare come fratelli, e nella Chiesa istituire gruppi di preghiera con i Sacerdoti, restando ad essi vicini e pregando per loro. Dalle parole di Angela: “La Madonna è sempre presente all’Acqua Donzella, anche quando io non ci sarò più, però vi assicuro che pregherò per tutti voi dal cielo.

Si ricorda ai fedeli che alla Fonte Acqua Donzella non si accettano alcun tipo di offerte.

Nessuno è autorizzato a chiederle.

La veggente Angela Bartoli ci ha sempre ricordato che alla Madonna non servono offerte in denaro, ma solo preghiere e che
le persone si avvicinino alla Chiesa in obbedienza al Papa, al Vescovo e ai Sacerdoti.