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Leon Gambetta e Ratzinger sul Sillabo di PioIX e lo Stato Cattolico.

Uno degli uomini politici più anticlericali di Francia, Léon Gambetta (1838-1882), pronuncio' il 18 settembre 1878 queste parole contro la Chiesa:

"La questione clericale, cioé la questione dei rapporti tra Chiesa e Stato, tiene in sospeso tutte le altre. E' qui che si fortifica lo spirito clericale del passato. Io denuncio questo grande rischio che fa correre alla società moderna il Vaticano via lo spirito del enciclica di Pio IX detta "Sillabo", che non é altro che lo sfuttamento dell'ignoranza per sottomettere i popoli. […] Il pericolo sociale, quello vero, é questo"

Ecco ora ciò che scriveva il cardinale Ratzinger, ora Benedetto XVI, nel suo libro “I principi della teologia cattolica” a proposito del testo del CV2 (Gaudium et spes) sulla Chiesa e il mondo

"Se si deve offrire un'analisi del testo (Gaudium et Spes) nella sua interezza, bisognerebbe affermare che esso è (insieme ai testi sulla libertà religiosa e le religioni del mondo) una revisione del Sillabo di Pio Nono, una specie di Contro-Sillabo ... Lasciateci essere felici nel dire che il testo serve come Contro-Sillabo e pertanto rappresenta, da parte della Chiesa, un tentativo di riconciliarsi ufficialmente con la nuova era inaugurata nel 1789 ... (L'Illuminismo e la Rivoluzione Francese - ndr) la partigianeria della posizione adottata dalla Chiesa sotto Pio IX e Pio X in risposta alla situazione creata dalla nuova fase storica, inaugurata dalla Rivoluzione Francese, è stata corretta via facti in larga misura, specialmente in Europa Centrale, ma non esisteva ancora una base comune su cui fondare le relazioni tra la Chiesa ed il mondo che si era venuto a creare dopo il 1789. Infatti, un atteggiamento largamente contro-rivoluzionario ha continuato ad esistere tra nazioni a forte maggioranza Cattolica. Ormai quasi nessuno nega al giorno d'oggi che i concordati con la Spagna e l'Italia si sforzano di conservare un'impostazione del mondo che non corrisponde più ai fatti (cioé chiedere uno stato cattolico é da oggi superato! bisogna essere arrierati per chiedere che lo stato promuova e difenda delle scuole, delle feste, delle ricorrenze cattoliche ... ) E difficilmente si può negare che, per quanto riguarda l'educazione ed il metodo critico-storiografico della scienza moderna, vi è stato un anacronismo strettamente legato alla fedele adesione a questa vecchia impostazione di rapporti tra Chiesa e stato".
[ testo tratto dal capitolo “Il Vangelo ed il mondo. La questione della ricezione del secondo Concilio del Vaticano.” ]

Pio IX volle usare dell'infallibilità papale e bollo' ufficialmente l'enciclica Quanta Cura che accompagnava il Sillabo di MAGISTERO INFALLIBILE proprio perché gli errori moderni (che per Ratzinger sono "la base la base comune su cui fondare le relazioni tra la Chiesa ed il mondo ...") erano talmente gravi da meritare la massima condanna.

Quanta cura è la XLVII enciclica di Papa Pio IX, che la pubblicò nel 1864, allegandovi il Sillabo degli errori moderni. Con esse venivano condannate tutte le ideologie "moderne", dal liberalismo al socialismo. Veniva inoltre esposta la critica alla rivoluzione francese e il risorgimento italiano, facendo cenno alla libertà di pensiero illuminista come "libertà di perdere se stessi". L'enciclica affermava anche la forte critica del voler porre uno stato aconfessionale rompendo il legame tra altare e trono fino ad allora vigente.

dov'é qui la continuità ...