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Deo gratias,NAPOLI (23 luglio) - Quasi cinquemila persone hanno cercato, chiesto e ottenuto un incontro con l’esorcista. Numeri che sollecitano la fantasia ma che richiedono anche una sana riflessione.
L’impennata della domanda da parte dei fedeli si è registrata nell’arco temporale dal 2007 ad oggi, più precisamente sino al marzo scorso. E il destinatario di queste richieste è stato sempre lui …Altro
Deo gratias,NAPOLI (23 luglio) - Quasi cinquemila persone hanno cercato, chiesto e ottenuto un incontro con l’esorcista. Numeri che sollecitano la fantasia ma che richiedono anche una sana riflessione.

L’impennata della domanda da parte dei fedeli si è registrata nell’arco temporale dal 2007 ad oggi, più precisamente sino al marzo scorso. E il destinatario di queste richieste è stato sempre lui, padre Pasquale Puca, della Comunità dei Padri Gesuiti del Gesù Nuovo di Napoli, figura carismatica e nota, ma soprattutto unico esorcista ufficialmente in servizio nella diocesi partenopea sino a pochi giorni fa. Padre Puca ricevette nel maggio 2006 questa particolare licenza dall’allora cardinale Michele Giordano.

Da oltre un anno a questa parte, però, il gesuita ha continuato in solitudine ad esercitare questa speciale missione, unico superstite rimasto dopo la dipartita dell’altro esorcista legittimato, padre Vincenzo Cuomo, alla Doganella, deceduto per malattia, e con il quale aveva «lavorato» in tandem per diverso tempo.

La sempre più crescente preoccupazione e insofferenza però, mostrate negli ultimi tempi dai fedeli su questo «infuocato» fronte, ha spinto adesso il vescovo Crescenzio Sepe non solo a rinnovare il mandato a Padre Puca, sempre con apposito decreto, ma anche a nominare altri due nuovi esorcisti «per provvedere in modo adeguato a questo delicato servizio che contempla la facoltà di compiere legittimamente esorcismi sugli ossessi nel territorio diocesano».

E così, da oggi la squadra antidemonio si è infoltita, nello schieramento della Curia napoletana figurano ora, oltre a Padre Puca, i nuovi «acquisti» monsignor Luigi Palumbo e il missionario vincenziano Giuseppe Scarpitta, entrambi in questi giorni impegnati fuori città. Il primo è il parroco della Basilica San Gennaro ad Antignano, al Vomero, l’altro invece cura la Casa della Missione ai Vergini, nel quartiere Sanità. La scelta effettuata dal vescovo diocesano Sepe, accogliendo anche la proposta da tempo avanzata, in tal senso, dallo stesso Padre Puca, ora offrirà una più ampia libertà di scelta e di movimento ai fedeli che dovessero ritenere di averne bisogno.

E vorrà avere anche l’effetto di «alleggerire» il carico di lavoro sin qui registrato al Gesù Nuovo, la meta più gettonata sin qui da moltissime persone di ogni età, estrazione culturale e sociale, e attività di lavoro. Cinquemila circa, come detto, coloro che hanno avuto un contatto con Padre Puca negli ultimi tre anni e mezzo.

«Ma tra tutti questi casi, in prevalente maggioranza legati a disturbi psichici o a sofferenze interiori o a episodi di depressione, solo dieci persone sono state quelle che hanno avuto davvero bisogno di una mia maggiore attenzione, e ancora oggi alcune di queste esperienze non si sono ancora concluse», è il caso di dire «confessa» Padre Puca, che riceve ogni giorno dalle 8 alle 10 e dalle 16,30 alle 18,30 tranne il sabato pomeriggio, e ogni domenica e nei giorni festivi dalle 9 alle 11 e dalle 17,30 alle 19,30 nella chiesa del Gesù Nuovo, dove sono custodite le spoglie mortali di Giuseppe Moscati, medico e santo.

«Accolgo tutti i fedeli sempre sull’altare della cappella di San Ciro ma in casi particolari e per questioni legate anche alla privacy, ricevo in una saletta a parte tutelata da vetri opachi», precisa il gesuita riferendosi a quei soli dieci-casi-dieci di autentica possessione diabolica, sin qui registrati nel suo lungo cammino di esorcista.

«Appena ho avuto modo di incrociare il loro sguardo mi è venuta la pelle d’oca, sono stati brividi intensi - sottolinea Padre Puca - In alcuni casi, diciamo almeno tre, se non fossero intervenuti coloro che mi collaborano, e spesso io preferisco la presenza di alcuni familiari, ebbene questi individui si sarebbero avventati su di me con inaudita violenza. Paura? Dio è e resta con me, il Maligno esiste ma teme Nostro Signore. La vera fede è un’arma micidiale, oltre la preghiera, ecco perchè si scatena la furia di Satana». Parola di esorcista.

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Deo gratias,NAPOLI (23 luglio) - Quasi cinquemila persone hanno cercato, chiesto e ottenuto un incontro con l’esorcista. Numeri che sollecitano la fantasia ma che richiedono anche una sana riflessione.

L’impennata della domanda da parte dei fedeli si è registrata nell’arco temporale dal 2007 ad oggi, più precisamente sino al marzo scorso. E il destinatario di queste richieste è stato sempre lui, padre Pasquale Puca, della Comunità dei Padri Gesuiti del Gesù Nuovo di Napoli, figura carismatica e nota, ma soprattutto unico esorcista ufficialmente in servizio nella diocesi partenopea sino a pochi giorni fa. Padre Puca ricevette nel maggio 2006 questa particolare licenza dall’allora cardinale Michele Giordano.

Da oltre un anno a questa parte, però, il gesuita ha continuato in solitudine ad esercitare questa speciale missione, unico superstite rimasto dopo la dipartita dell’altro esorcista legittimato, padre Vincenzo Cuomo, alla Doganella, deceduto per malattia, e con il quale aveva «lavorato» in tandem per diverso tempo.

La sempre più crescente preoccupazione e insofferenza però, mostrate negli ultimi tempi dai fedeli su questo «infuocato» fronte, ha spinto adesso il vescovo Crescenzio Sepe non solo a rinnovare il mandato a Padre Puca, sempre con apposito decreto, ma anche a nominare altri due nuovi esorcisti «per provvedere in modo adeguato a questo delicato servizio che contempla la facoltà di compiere legittimamente esorcismi sugli ossessi nel territorio diocesano».

E così, da oggi la squadra antidemonio si è infoltita, nello schieramento della Curia napoletana figurano ora, oltre a Padre Puca, i nuovi «acquisti» monsignor Luigi Palumbo e il missionario vincenziano Giuseppe Scarpitta, entrambi in questi giorni impegnati fuori città. Il primo è il parroco della Basilica San Gennaro ad Antignano, al Vomero, l’altro invece cura la Casa della Missione ai Vergini, nel quartiere Sanità. La scelta effettuata dal vescovo diocesano Sepe, accogliendo anche la proposta da tempo avanzata, in tal senso, dallo stesso Padre Puca, ora offrirà una più ampia libertà di scelta e di movimento ai fedeli che dovessero ritenere di averne bisogno.

E vorrà avere anche l’effetto di «alleggerire» il carico di lavoro sin qui registrato al Gesù Nuovo, la meta più gettonata sin qui da moltissime persone di ogni età, estrazione culturale e sociale, e attività di lavoro. Cinquemila circa, come detto, coloro che hanno avuto un contatto con Padre Puca negli ultimi tre anni e mezzo.

«Ma tra tutti questi casi, in prevalente maggioranza legati a disturbi psichici o a sofferenze interiori o a episodi di depressione, solo dieci persone sono state quelle che hanno avuto davvero bisogno di una mia maggiore attenzione, e ancora oggi alcune di queste esperienze non si sono ancora concluse», è il caso di dire «confessa» Padre Puca, che riceve ogni giorno dalle 8 alle 10 e dalle 16,30 alle 18,30 tranne il sabato pomeriggio, e ogni domenica e nei giorni festivi dalle 9 alle 11 e dalle 17,30 alle 19,30 nella chiesa del Gesù Nuovo, dove sono custodite le spoglie mortali di Giuseppe Moscati, medico e santo.

«Accolgo tutti i fedeli sempre sull’altare della cappella di San Ciro ma in casi particolari e per questioni legate anche alla privacy, ricevo in una saletta a parte tutelata da vetri opachi», precisa il gesuita riferendosi a quei soli dieci-casi-dieci di autentica possessione diabolica, sin qui registrati nel suo lungo cammino di esorcista.

«Appena ho avuto modo di incrociare il loro sguardo mi è venuta la pelle d’oca, sono stati brividi intensi - sottolinea Padre Puca - In alcuni casi, diciamo almeno tre, se non fossero intervenuti coloro che mi collaborano, e spesso io preferisco la presenza di alcuni familiari, ebbene questi individui si sarebbero avventati su di me con inaudita violenza. Paura? Dio è e resta con me, il Maligno esiste ma teme Nostro Signore. La vera fede è un’arma micidiale, oltre la preghiera, ecco perchè si scatena la furia di Satana». Parola di esorcista.

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