lamprotes
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I Grandi libri dello spirito, secondo Vito Mancuso

Mi è caduto l'occhio su un libro recentemente uscito appartenente ad una collana diretta da Vito Mancuso: "I grandi libri dello spirito".
Parlando seriamente di "grandi libri" relativi alla spiritualità, sono abituato a considerare autori che diano senso a quanti sono gli strumenti della spiritualità stessa, come, ad esempio, la preghiera, non che li demoliscano. Vedere nella preghiera la causa dei propri mali, quando invece la si utilizza male, è completamente fuorviante.
Risulta quindi quanto meno singolare, se non proprio contrario allo spirito stesso, porre in tal collana Martin Lutero. Vito Mancuso lo fa. Nasce la seguente domanda: "Autori come Mancuso, con tali opere, vogliono edificare o smantellare il Cristianesimo?". La risposta, purtroppo, è implicita. Riguardo alla "grandezza" di questo libro "dello spirito" scritto da Lutero, ne citerò solo un passo ben esplicativo che documenta l'alterazione psichica del suo estensore. Da questo punto di vista, Lutero non solo non è un maestro dello spirito, ma neppure un maestro di equilibrio psichico.

Primavera 1533.
"Quando ero monaco, non volevo omettere nulla delle preghiere. Quando però ero incalzato dalla pubblica lettura e dall'attività letteraria, riunivo le mie ore, spesso una settimana intera fino al sabato, ogni due o tre settimane per risparmiare ogni tre un giorno intero, e non mangiavo né bevevo niente fino a che non avevo finito di pregare. La mia testa ne fu allora tanto ammattita, che in cinque giorni non chiusi occhio e mi misi a letto fino a morire e svenni. Poi guarito presto, quando volli leggere, mi girava la testa. Così il nostro Signore Iddio mi tirò fuori da quella carneficina di preghiere con una certa violenza. Tanto n'ero stato preso. Perciò perdono volentieri a quelli che non possono acconsentire subito a questo insegnamento. Voi giovani studenti non ne sapete niente di questi dolori: accade con voi com'è scritto; "Altri hanno faticato, altri sono entranti nella loro fatica".

Lutero, Discorsi a tavola, Introduzione, traduzione e note di Leandro Perini. Nuova edizione a cura di Domenico Segna, (I grandi libri dello spirito, Vito Mancuso), Garzanti, 2017, p. 137.
warrengrubert
La falsa Cristologia di lutero
Si dovrebbe tradurre questo libro in italiano, per toglierci dalle scatole lutero in modo definitivo.Altro
La falsa Cristologia di lutero

Si dovrebbe tradurre questo libro in italiano, per toglierci dalle scatole lutero in modo definitivo.
Brigate Rozze
lo spirito? dopo un libro simile strisci direttamente sul ventre
lamprotes
Altra "perla": “Cristo - dice Lutero - ha commesso l'adulterio una prima volta con la donna della fontana di cui parla Giovanni. Non si mormorava intorno a lui: Che ha fatto dunque con essa? Poi con la Maddalena, quindi con la donna adultera. Così Cristo, tanto pio, ha dovuto anche lui fornicare prima di morire” (Discorsi a tavola, n. 1472, ed. di Weimar, II, 107; cfr. op. cit., p. 235)
lamprotes
E vengono in mente le grandi lodi del Pampero su Lutero, la statua del riformatore tedesco nei giardini vaticani e i francobolli commemorativi....