lamprotes
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"Non c'è alcun problema con il Ritus Novus"??

Non posso sopportare la superficialità delle persone anche se comprendo il loro bisogno di sicurezza per cui mettono la testa sotto la sabbia, come gli struzzi.
L'essere umano, tuttavia, è chiamato ad avere una coscienza sempre più lucida su quanto accade e, se credente, a capire cosa sta veramente succedendo nella sua Chiesa.
La "riforma liturgica" non è stata una semplice "riforma" ma un processo inedito, mai accaduto prima con tale ampiezza e profondità. Questo è ammesso unanimamente da tutti. L'idea che si riformasse la Messa ha portato (e porta ancora) a chiamare il Messale Vaticano, "Missale Romanum" anche se oramai ha ben pochi testi "romani". Siamo, in realtà, davanti ad un "Ritus Modernus", non "Romanus", come disse già a suo tempo Klaus Gamber, noto liturgista di Ratisbona, stimato da papa Ratzinger. La sua caratteristica fondamentale è la possibilità di "evolversi" e adattarsi a vari contesti ed esigenze, perdendo progressivamente le caratteristiche del "Ritus Romanus" ancora presente nelle sue prime edizioni.
La gelosa conservazione dei riti è normale in una Chiesa tradizionale, al punto che era già presente in epoca immediatamente post-apostolica. Il "Novus" tradizionalmente è sempre stato ritenuto di poco conto, quand'anche non "strambo", fuori luogo, non provato e quindi poco affidabile. Non meraviglia che i primi cristiani dovessero difendersi dall'essere considerati una "Nuova" religione, ossia una religione "poco affidabile", non vagliata e provata dal tempo. Essi, dunque, si presentarono come "antichi" poiché frutto recente di antiche promesse (vetero testamentarie).
La progressiva mentalità sovversiva di questi ultimi secoli ha caricato il termine "Novus" di straordinario fascino a tutto discapito di quanto è provato dal tempo, dunque tradizionale.
Così è stato pure per i "nuovi riti", salutati entusiasticamente come più consoni ai tempi ma, in realtà, frutto di molte debolezze e carenze degli stessi.
Tutti i riti tradizionali, quindi antichi, risentono di un clima spirituale di tipo monastico-ascetico: solo in ambienti di quel genere è possibile integrare (mai riscrivere!) un rito!! Il "Ritus Novus" vaticano, invece, è stato scritto PRESCINDENDO TOTALMENTE da tali ambienti, quindi è stato innervato con le caratteristiche non più - solamente - spirituali (dei testi antichi) ma con caratteristiche di altro genere provenienti dalla mentalità (più o meno secolarizzata) del mondo attuale. Chi non ricorda l'ingenua ed entusiastica stima di Paolo VI per la modernità al punto da considerare il Cattolicesimo la "religione dell'uomo"? E si pensa che tale stima non abbia influenzato pesantemente e progressivamente la redazione dei testi liturgici? E' assurdo solo crederlo!

I progressivi innesti, nelle nuove edizioni del "Ritus Novus", sono stati tali da oscurare ed accantonare gli antichi testi attualmente solo residuali.
Oggi è, dunque, possibile che in una Messa si possa "fare casino" (come Bergoglio ordina ai giovani) ossia creare un'atmosfera tutt'altro che interiore ed orante. Mons. Bugnini, artefice di queste "alchimie liturgiche", interrogato da un abate che gli chiedeva come adattare la "sua" Messa in un monastero, rispose: "A questo non ho mai pensato!!".
Quanto qui brevemente esposto, ci mostra alcune TARE CONGENITE al "Ritus Novus", tare innegabili e, alla lunga, sovversive.
Chi ha mentalità conservativa preferisce non vedere e rassicurarsi che, comunque, tutto va bene. Che Dio, nonostante ciò, faccia passare la sua grazia è legato al suo infinito desiderio di salvezza per l'uomo, non al fatto che "tutto va bene", che i riti nuovi non creino alcun problema! Bisogna essere sciocchi per affermarlo!

I funerali del trans Cecilia Gentili, nella cattedrale di New York (vedi immagini sopra), si sono ridotti ad essere una misera e blasfema parodia proprio perché i riti nuovi sono tarati: permettono adattamenti di ogni genere, fino al punto da far scappare di mano la situazione allo stesso sacerdote! Se a san Patrizio si fosse celebrato con gli antichi riti (ammesso che fosse possibile farlo per un trans ateo!), non ci sarebbe stato alcuno spazio per sceneggiate blasfeme, questo è sicuro!!
E chi lo ha rilevato? Nessuno, neppure in questo blog dove sarebbe stato possibile!
Purtroppo gli uomini sono così e questo da sempre. Si rassicurarono perfino le prime generazioni di anglicani con i loro nuovi riti. "Nulla è cambiato e tutto va bene", si dissero. Poi dopo qualche centinaio d'anni, Leone XIII ne decretò l'invalidità.
Laus Tibi Christe
Non esiste un ritus novus. La Messa Cattolica è una sola, chi celebra o partecipa a una "messa" diversa, incorre nell'ira di Dio. C'è un preciso anatema. Ma si sa che il regno di Dio è per pochi, il popolo bue che segue i falsi papi conciliari, non ha speranza di sfuggire al fuoco eterno. Gesù è stato chiarissimo sulla fine di chi segue gli eretici e la falsa chiesa apostata da Lui stesso predetta.
lamprotes
Per i conservatori esiste il ritus novus, eccome! Ne prendono le difese in modo sciancato senza temere di cadere nel ridicolo. Ed è perciò che ne parlo.
lamprotes
I riti nuovi sono congenitamente TARATI. Ci vuole molto per capirlo???