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Andiamo alla Casa del Pane. 12PORTE - 23 dicembre 2010: È una liturgia ricchissima quella del Natale, l'unico giorno santo che prevede la celebrazione di quattro messe diverse: la messa della sera …Altro
Andiamo alla Casa del Pane.

12PORTE - 23 dicembre 2010: È una liturgia ricchissima quella del Natale, l'unico giorno santo che prevede la celebrazione di quattro messe diverse: la messa della sera della vigilia, che riassume tutti i temi dell'avvento e che ci fa percorrere il lungo cammino delle genealogie per arrivare a scoprire che Gesù non è l'ultimo anello della catena evolutiva della dinastia davidica, ma è il frutto di un intervento diretto di Dio nella storia dell'uomo. La messa della notte, con il brano dell'evangelista Luca che ci aiuta a collocare in un momento ben preciso della storia e della geografia la nascita di Gesù: una messa notturna proprio come si fa a Pasqua, perché il Natale è anch'esso Pasqua, passaggio dall'attesa al compimento, dalle promesse al dono, dall'antica alla nuova alleanza. La Messa dell'aurora, la prima messa del mattino, quello tanto amata dalle persone semplici, gli anziani, magari che non hanno potuto uscire di notte. È chiamata anche la messa dei pastori, perché il vangelo racconta di come i pastori, gente semplice e povera, accolsero l'annuncio degli angeli e si mossero con decisione verso Betlemme, che significa "Casa del pane". E questo ci ricorda che è proprio nel mistero del pane spezzato dell'Eucaristia, che si rende accessibile qui e ora per noi il mistero del Salvatore, Dio con noi. Poi la messa del giorno, in tutto il suo splendore e solennità. È la celebrazione solare che contempla estasiata il grande mistero: il Verbo di Dio eterno e inaccessibile è entrato nel mondo perché potessimo riconoscerlo e accoglierlo come uno di noi, per diventare così "Figli di Dio". Quest'anno Natale cade di sabato, quindi i cristiani si danno appuntamento ancora il giorno successivo, perché la domenica è per noi festa irrinunciabile della nostra fede. La prima realtà umana che Gesù incontra e benedice è quella della Famiglia, che egli stesso compose con i suoi genitori Maria e Giuseppe, conosciamo anche il nome di un nonno paterno Giacobbe, e la tradizione ci insegna i nomi dei nonni materni Gioacchino e Anna. Nella prima domenica dopo Natale è la prima e più preziosa realtà umana per la quale vogliamo chiedere ancora la benedizione e l'aiuto di Dio. (mons. Andrea Caniato).