francescoleone
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Stella Mese di Ottobre: Silenzio

Stella del mese di Ottobre.
"Silenzio"!
Non è un imperativo categorico, un... stai zitto che parlo io; non è una parola astratta e vuota di significato; non è una parola, ma un atteggiamento, una condizione di vita che non esula dalle proprie responsabilità, dai propri impegni: è una vera e propria virtù che ti apre all'incontro con Dio e con l'uomo.
Cosa mi dice questa parola oggi? Quale messaggio …Altro
Stella del mese di Ottobre.
"Silenzio"!
Non è un imperativo categorico, un... stai zitto che parlo io; non è una parola astratta e vuota di significato; non è una parola, ma un atteggiamento, una condizione di vita che non esula dalle proprie responsabilità, dai propri impegni: è una vera e propria virtù che ti apre all'incontro con Dio e con l'uomo.
Cosa mi dice questa parola oggi? Quale messaggio nasconde per me in questo particolare tempo storico?
Ascolto voci che mi parlano, ma non mi dicono nulla.
Sento parlare in modo articolato, bello nella sua formulazione lessicale, ma vuoto di contenuto, che lascia una scia di dubbi e confusione.
Silenzio!
Le parole, le troppe parole soffocano questa virtù che ha come prerogativa "l'ascolto della Parola" che si rivela e ti rivela ciò che sei realmente.
Nel vero silenzio non c'è una assenza di parole, ma un dialogo d'amore, dove tutto parla, non solo la parola; tutto in modo armonico interagisce e si concretizza in un unica piccola parola: "si"... "Sono l'ancella del Signore, avvenga di me secondo la Tua Parola".
Il vero silenzio quindi porta l'uomo in una dimensione di condivisione, dove l'Altro diventa il tutto per me; dove si coglie l'essenziale per la mia vita; dove ci si scopre autenticamente creature amate, figli desiderati, corpo mistico di Cristo.
Silenzio!
Per Madre Liliana del Paradiso, questo silenzio è una meravigliosa stella che brilla nel firmamento per illuminare l'umanità troppo assorbita dal caos dei nostri tempi, distratta da mille preoccupazioni, anche se legittime, di un mondo che guarda solo il proprio dio: se stessi, senza preoccuparsi del proprio fratello.
Scrive Madre Liliana nel suo libro " Il grido del terzo millennio: Purezza, purezza", alla stella del silenzio: "Troppo chiasso, troppo rumore, troppe voci sono nel mondo, questo mondo supersonico diventato la grande piazza del sapere, della meccanica, del consumismo.
L'uomo eleva grattacieli, monumentali opere d'arte, scrive fiumi d'inchiostro, scopre mostruose e micidiali invenzioni per mettere in mostra, per esaltare il suo ingegno, il suo orgoglio, dimenticando che tutto cadrà nel nulla. Una cosa sola resta nel tempo e nell'eternità: amare Cristo e ascoltare la Sua Parola".
Silenzio!
Ecco allora che si delinea, per Madre Liliana e per la Chiesa tutta, un immagine chiara, un volto vero che da corpo a questa piccola e umile parolina: è la Bianca Regina dei Gigli che con la sua stessa vita è divenuta "il silenzio armonioso che circonda Gesù, Parola eterna; il silenzio fecondo della terra che accoglie il Seme divino; il silenzio altissimo d'amore che arde e si perde nell'Eterno Sole" (stella del silenzio pag. 70).
Silenzio: desiderio insaziabile del raccoglimento, in ansiosa ricerca e conquista della vera pace; è sete di ascolto per penetrare nell'intimità di Dio, in comunione con l'Infinito; è l'interiorizzazione dell'Assoluto, dal quale si viene rapiti e trasformati in api laboriose che si adoperano per il "Regno di Dio".
Insegnaci Maria questa virtù: il silenzio nascosto e orante, per poter anche noi essere come te "Tempio dello Spirito Santo", insegnaci a vivere il silenzio come luogo dell'Incontro.
Fratelli carissimi gridiamo forte con Madre Liliana, ad imitazione della Bianca regina dei Gigli: "Amiamo il silenzio, arma potente che difende la nostra consacrazione, custodisce il giglio della nostra purezza, alimenta la fiamma della nostra carità".(pag. 75).
Regina dei Gigli, ci porti a Gesù.
francescoleone

Stella Mese di Agosto: Vita D’Amore

"Vita d'amore", una stella che brilla radiosa non solo nel cielo ma anche sulla terra, nell'universo intero. L'amore è la scintilla che ha dato origine a tutto, perché come dice Madre Liliana, essa scaturisce da Dio stesso è il <<Suo volto>>. Poche ma grandi parole per poter affermare che tutto ha senso solo perché generato dall'amore.
Il metro di giudizio è solo l'amore; è la lingua universale …Altro
"Vita d'amore", una stella che brilla radiosa non solo nel cielo ma anche sulla terra, nell'universo intero. L'amore è la scintilla che ha dato origine a tutto, perché come dice Madre Liliana, essa scaturisce da Dio stesso è il <<Suo volto>>. Poche ma grandi parole per poter affermare che tutto ha senso solo perché generato dall'amore.
Il metro di giudizio è solo l'amore; è la lingua universale che unisce cielo e terra, povero e ricco, padrone e servo, schiavo e libero. Amore è desiderio dell'altro nel riconoscerlo come il proprio bene, è dedicarsi all'altro, è accoglierlo, accompagnarlo e se necessario spendere il proprio tempo per il bene dell'altro. Chi ama, come si ribadisce nell'articolo, perde il proprio io e si fa tutto a tutti: <<è la scienza dell'amore>>. Questo è il Dio che Gesù Cristo ci ha voluto far conoscere; questo è il Dio che i santi cantano; questo è il Dio che Madre Liliana ha contemplato in tutta la sua esistenza, tuffandosi pienamente nel mistero intimo e sublime della sua sposa e madre: "La Bianca Regina dei Gigli", colei che lasciandosi ricoprire dall'Amore è divenuta lei stessa Amore e questo i primi apostoli lo avevano capito e visto:<<accanto a loro, dolce e premurosa c'e la tenera Mamma del cielo... accettando di rimanere sola sulla terra per sostenere, incoraggiare e guidare i dodici nei primi passi del loro ministero apostolico>>.(m.l stella vita d'Amore). Amata Madre Liliana guardaci dal cielo e ti preghiamo insegnaci a contemplare e seguire la dolcissima Mamma per imparare non solo ad amare ma ad essere anche noi amore.
Grazie 😇
francescoleone

La “Prigione” Invisibile. Quando si parla di prigione, subito ci vengono in mente gli Istituti di …

Leggendo questo articolo mi viene in mente il passo del vangelo di Marco sul paralitico che viene presentato a Gesù calandolo dal tetto (Mc 2, 1-12).
L'intento di Marco è quello di presentare la vera identità di Gesù attraverso la sua missione che ha un punto fermo e che percorrerà tutto il vangelo: salvare l'umanità perdonando i peccati: <<Figlio, ti sono perdonati i peccati>>.
Compito non facile …Altro
Leggendo questo articolo mi viene in mente il passo del vangelo di Marco sul paralitico che viene presentato a Gesù calandolo dal tetto (Mc 2, 1-12).
L'intento di Marco è quello di presentare la vera identità di Gesù attraverso la sua missione che ha un punto fermo e che percorrerà tutto il vangelo: salvare l'umanità perdonando i peccati: <<Figlio, ti sono perdonati i peccati>>.
Compito non facile da vedere perché il peccato, cosi come il perdono, riguardano la sfera dell'anima e risultano poco visibile dall'esterno. Questo metro di giudizio fa si di credere solo nelle cose empiriche e cosi, come al tempo di Gesù, cosi anche oggi ci rende sordi e ciechi. Ma Gesù non demorde d'innanzi all'incredulità e con la sola potenza della sua voce risana il paralitico dai suoi tormenti fisici:<<dico a te,... alzati, prendi la tua barella e va a casa tua>>.

La guarigione del corpo è il segno visibile che richiama quello invisibile ma che è di gran lunga superiore perché mette l'uomo nella relazione con Dio. Il vangelo prosegue annotando lo stupore della gente e la lode a Dio che ha compiuto un tale prodigio. Per certi versi sembra sia uscito fuori dal tema proposto dall'articolo, ma mi premeva sottolineare la connessione profonda che c'è tra il peccato e la incapacità di vedere che inesorabilmente condiziona anche il corpo. Non è la condizione fisica ha determinare il peccato, ma è il peccato che determina la condizione fisica e Cristo è venuto a liberarci da questa schiavitù che ci rende sempre più prigionieri. L'uomo è stato creato libero da Dio di scegliere affinché non si sentisse prigioniero. Scegliamo di lasciarci imprigionare da Dio affinché possiamo sentirci liberi di amare. 😇
francescoleone

Papa Francesco, l’America Latina e il Messaggio di Purezza della Bianca Regina dei Gigli

Custodire! Ecco un altro aspetto della Purezza.
Come diventa sempre più chiaro che la dimensione della purezza non si limita solo ad alcuni aspetti dell'intimità umana, né è contenuta solo in alcuni atteggiamenti, ma essa abbraccia tutta la sfera dell'umano fino a renderlo capace di divinizzarsi.
La purezza, come tu dici carissimo amico, è un esperienza del cuore; che nasce dal cuore e si dirama …Altro
Custodire! Ecco un altro aspetto della Purezza.
Come diventa sempre più chiaro che la dimensione della purezza non si limita solo ad alcuni aspetti dell'intimità umana, né è contenuta solo in alcuni atteggiamenti, ma essa abbraccia tutta la sfera dell'umano fino a renderlo capace di divinizzarsi.
La purezza, come tu dici carissimo amico, è un esperienza del cuore; che nasce dal cuore e si dirama per tutto l'essere, ritrovandosi non solo proiettati verso una più intensa conoscenza di se, ma soprattutto ci si scopre affidatari del bene del proprio fratello: custodi di un "tu" che diventa la propria ragione di vita, che ci riempie e ci svuota nello stesso tempo, dove il realizzarmi coincide perfettamente nell'accettare senza se e senza ma il fratello che mi viene donato.
Custodire vuol dire allora accogliere pienamente la volontà di un Dio che da sempre ci ha visti uniti, per ritrovarsi insieme nella lode e nel ringraziamento per i doni che ci sono stati affidati.
San Giuseppe si è realizzato proprio nell'aver accolto il suo compito di custode sia di Maria sia di Gesù e lo ha portato avanti sino alla fine.
Grazie.
Auguri di una santa Pasqua
francescoleone

Benedetto XVI e il “multiverso” giovanile

Carissimo padre Elia ho ascoltato e letto questo messaggio e dentro di me, mentre lo scorrevo, si addensavano mille pensieri, tra domande e vaghe risposte che mi palesavano una vita vissuta senza una meta, senza un orizzonte sul quale dirigere il mio sguardo: mi sono sentito giudice di me stesso. La tristezza nel vedere, facendo una analisi introspettiva, ciò che sei diventato o che ti hanno fatto …Altro
Carissimo padre Elia ho ascoltato e letto questo messaggio e dentro di me, mentre lo scorrevo, si addensavano mille pensieri, tra domande e vaghe risposte che mi palesavano una vita vissuta senza una meta, senza un orizzonte sul quale dirigere il mio sguardo: mi sono sentito giudice di me stesso. La tristezza nel vedere, facendo una analisi introspettiva, ciò che sei diventato o che ti hanno fatto diventare, pone forte degli interrogativi proprio sul ruolo che ognuno di noi "adulti"assumiamo nei confronti di chi è più piccolo, povero, emarginato. Se a questo messaggio segue uno sguardo a tutto tondo ci si accorge che l'uomo cerca di fondare la propria esistenza su un vissuto uguale per tutti, senza più valori capaci di scuoterci dal torpore di una vita standardizzata su bisogni secondari che l'uomo stesso si è creato: potere, denaro, sesso senza regole, dove regna l'invidia il pressapochismo, l'indifferenza; insomma su di un concetto vecchio come il mondo: "occhio per occhio...". Il Papa cerca di entrare dentro la dimensione dei giovani: un mondo ancora tutto da scoprire, fatto di mille paure, mille disagi, ma con una voglia di libertà che è esplosione di vita. Anche in questo i giovani spesso, troppo spesso, soffocati da modelli non sani e da menzogne mascherate a verità che fanno sfociare nella solitudine, nel disprezzo di un sistema malato e privo di qualsiasi fondamento, non vedono prospettive diverse se non quelle che la società ci mostra, adeguandosi ad un sistema che tutto giustifica e tutto normalizza. Il dolce richiamo di Madre Liliana a questa gioventù a non aver paura, a seguire le orme di Colui che solo sa riempie i cuori di una pace e libertà pronta ad esplodere non più per perversi scopi personali, ma per l'armonia di un vivere in comunione, mi entusiasma e mi da forza e speranza di continuare a credere che si può e si deve cambiare.
Si è perso di vista questa verità: è il bene comune che ci rende uguali innanzi a Dio e se questa rivoluzione non parte dai giovani questo mondo sempre più vecchio è destinato a morire.
Voi giovani che vi aspettate maestri, esempi di vita da cui prendere il via, sappiate che il "Maestro", come veniva dolcemente chiamato dai suoi, è già qui tra noi, è qui da sempre e cammina con voi: Gesù Cristo. Lui, nel quale non si trovano menzogne, non si trovano né se né ma, non vi è incertezza e che ci invita oggi, ora, subito a cambiare questo mondo con la rivoluzione dell'Amore di cui voi siete la scintilla. Grazie.
francescoleone

Rivoluziona il mondo con l'Amore. Sii Puro!

Vivere e annunciare il messaggio di purezza è una scelta ardua per il mondo odierno e per l'uomo contemporaneo, ma pur necessaria. Questa umanità ha bisogno di riscoprire il vero volto di Dio e il vero volto del proprio fratello, per non sentirlo estraneo, diverso, nemico.
Oggi il problema non è avere un prossimo da amare ma essere prossimo a chi ha bisogno di essere amato.
Cosa è la purezza se …Altro
Vivere e annunciare il messaggio di purezza è una scelta ardua per il mondo odierno e per l'uomo contemporaneo, ma pur necessaria. Questa umanità ha bisogno di riscoprire il vero volto di Dio e il vero volto del proprio fratello, per non sentirlo estraneo, diverso, nemico.
Oggi il problema non è avere un prossimo da amare ma essere prossimo a chi ha bisogno di essere amato.
Cosa è la purezza se non il grido più alto dell'Amore di Dio che vuole tutti con se per farsi tutto in tutti!
La purezza è lo sguardo di Dio che ha posto sull'uomo, per svuotarlo da ogni umana corruzione e riempirlo solo di Se, l'incorruttibile e misericordioso Amore.
"All'Amore non si può rispondere che con l'amore, e l'amore per Dio, come risposta al suo essere Amore per noi, si è concretizzato in amore al prossimo" (Chiara Lubich).
"Ciò che di più bello ho capito nella mia vita è che l'unica cosa che può appagare il mio cuore è sentirmi amato e amare: non una volta, due o tre ma sempre".
La purezza, sto imparando, secondo la mia sempre venerata Madre Liliana del Paradiso, non è un semplice ideale di vita da raggiungere, ma è la strada maestra che ci introduce nel cuore stesso di Dio, per contemplarlo faccia a faccia, divenendo noi stessi specchio del suo Amore. Grazie P. Elia
francescoleone

P. Domenico ci parla di Madre Liliana del Paradiso

Madre Liliana: Un faro nel buio, una luce in fondo al tunnel, una strada aperta che conduce diritta al cuore di Cristo. Quando Dio si serve di un anima..., e che anima, essa fa rumore dal profondo e non c'è nascondimento che tiene. Madre Liliana è quel tesoro nascosto nel campo: bisogna vendere tutto per acquistarlo, perché in lei si cela la chiave dell'amore autentico: Gesù Cristo. Scoprirla è …Altro
Madre Liliana: Un faro nel buio, una luce in fondo al tunnel, una strada aperta che conduce diritta al cuore di Cristo. Quando Dio si serve di un anima..., e che anima, essa fa rumore dal profondo e non c'è nascondimento che tiene. Madre Liliana è quel tesoro nascosto nel campo: bisogna vendere tutto per acquistarlo, perché in lei si cela la chiave dell'amore autentico: Gesù Cristo. Scoprirla è imparare a conoscere Gesù, seguirla è imparare a camminare dietro a Gesù, viverla è imparare a gustare il dolce fascino della Purezza: l'intimità con Amore che ti chiama e ti sovrasta: la Santissima Trinità.
francescoleone

Vedere L'invisibile! La straordinaria Buona Notizia che Gesù ci ha annunciato è che Dio, suo Padre,…

Vedere l'invisibile, contemplare il mistero, incontrare il divino; non è una mera speranza, non una illusione, ma concreta esperienza... è certezza dell'incontro. Giovanni evangelista ci spiga il segreto per giungere a vedere Dio con gli occhi della fede; un segreto che parte da una promessa, quella che Gesù ci ha fatto:"Io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché rimanga …Altro
Vedere l'invisibile, contemplare il mistero, incontrare il divino; non è una mera speranza, non una illusione, ma concreta esperienza... è certezza dell'incontro. Giovanni evangelista ci spiga il segreto per giungere a vedere Dio con gli occhi della fede; un segreto che parte da una promessa, quella che Gesù ci ha fatto:"Io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora in voi, e sarà in voi" (Gv 14, 16-17). E' la novità che Gesù ci trasmette per poter guardare il mondo con lo sguardo di Dio. Se osserviamo i vangeli che la liturgia ci presenta in questa settimana si può notare l'insistenza di Gesù nell'attirare l'attenzione verso questa promessa fondamentale, nella quale ci svela la funzione essenziale dello Spirito Santo: viene per svelare, rivelare, manifestare. Il Vescovo Lambiasi commentando proprio il Vangelo di oggi, Gv 16,12-15, risponde alla domanda: "Che cosa deve essere svelato"? Egli dice: "Il senso delle cose e degli eventi, dal punto di vista di Dio". Quindi, prosegue, "lo Spirito Santo ci apre alla possibilità di partecipare alla Verità di Dio; una verità conosciuta per partecipazione perché essa è dentro di noi attraverso lo Spirito che è interiore,misterioso e profondo". Gesù dirà che la vita eterna è conoscere l'unico e vero Dio e colui che ha mandato. (cf. Gv 17,3).
Grazie padre Elia perché sempre più mi rendo conto che Gesù è presente nella nostra vita, nella nostra storia. E' la sua promessa: "Resterò con voi fino alla fine dei tempi", resa possibile grazie allo Spirito di verità che ci ha donato.
Nasce cosi lo stupore nell'uomo che fa questa esperienza nel proprio quotidiano fino al punto di affermare con lo scrittore, giornalista André Frossard: "Dio esiste, io l'ho incontrato".