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Don Simone Bruno: «Un omosessuale si innamora, cerca relazioni stabili e fedeli. La Chiesa riconosca …

Il direttore delle Edizioni San Paolo e del «Giornalino», storica testata cattolica per i giovanissimi …
giandreoli
Leggo nel Vangelo di san Giovanni che Gesù ha detto alla donna adultera: “Neppure io ti condanno. Va’ e da ora in poi non peccare più” . (Gv 8,11) Leggo invece nel Documento firmato dall’allora Presidente della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna, Card Zuppi (2018), firmato da tutti i suoi Vescovi (31.01.2018) che, pur suggerendo ai divorziati risposati o conviventi di astenersi dagli atti …Altro
Leggo nel Vangelo di san Giovanni che Gesù ha detto alla donna adultera: “Neppure io ti condanno. Va’ e da ora in poi non peccare più” . (Gv 8,11) Leggo invece nel Documento firmato dall’allora Presidente della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna, Card Zuppi (2018), firmato da tutti i suoi Vescovi (31.01.2018) che, pur suggerendo ai divorziati risposati o conviventi di astenersi dagli atti coniugali, tuttavia, “questa scelta non è considerata l'unica possibile, in quanto la nuova unione e quindi anche il bene dei figli potrebbero essere messi a rischio in mancanza degli atti coniugali.” (n. 9). Possono dunque continuare a convivere praticando gli atti coniugali ed accostarsi ugualmente all’Eucaristia, sia “per la propria santificazione” come “per assicurare l’educazione cristiana dei figli”. Sbalorditivo! Osservo che:
1) là dove Gesù raccomandava all’adultera: “va’ e d’ora in poi non farlo più”, i Vescovi dicono: “puoi farlo ancora”! Chiamandoli poi “atti coniugali”, riconoscono che sono atti propri dei coniugi, perciò, se praticati da divorziati risposati, restano “atti adulterini”, obiettivamente un grave peccato mortale
2) il sacramento istituito da Gesù per rinascere dal peccato mortale alla vita nella grazia nella comunione con Lui è il sacramento della Confessione, che, a sua volta, per essere sincera ed efficace, deve comprendere un sincero esame di coscienza, il dolore per il peccato compiuto, la sua accusa al Signore nella persona del Sacerdote, la volontà di non più commetterlo e di evitarne le occasioni, la riparazione al male compiuto.
Che dire? A mio avviso, in quel Documento, non solo si contraddiceva apertamente il magistero della Chiesa già espresso da san Giovanni Paolo II nella “Familiaris Consortio” (“per vivere in grazia di Dio si astengano dagli atti coniugali”) ma anche si oscuravano le loro coscienze, li si conservava nella loro condizione extraconiugale, li si allontanava dal sacramento della Riconciliazione, ed infine li si illudeva di poter educare i figli nella fede atraverso la loro incoerenza nella fedeltà a Cristo.
Concludendo: com’era prevedibile, certi Pastori stanno proseguendo in quella drammatica “apostasia silenziosa della fede… e relativismo morale e guridico ” già intravisti dallo stesso san Giovanni Paolo II (Ecclesia in Europa, n. 9). Riflettano bene i Pastori (e non solo bolognesi) ma anche i Fedeli Laici!...
P.E. C.
Il principio non è forse lo stesso entrato con il Vaticano II (ripetuto da tutti i papi postconciliari) e che conduce a parlare di una certa comunione con “gli eretici”? CfVaticano II e "cavalli di Troia"
Diodoro
Se Dio ama il peccatore, non volendo vedere che con quella vita si perde, cioè si dà al Demonio, allora è così. "Pecca e sta' sicuro che andrà tutto bene."
La sola differenza da Martin Lutero è che lui diceva "pecca, pecca FORTEMENTE, e FORSE andrà tutto bene. Tanto Dio non è Giusto, né vuole, né può esserlo".
Chiedo scusa per aver riportato la bestemmia luterana
Laus Tibi Christe
Evidentemente parla di sé stesso, povero figlio del demonio.
mandrake1000
Dicono tante parole ma non citano mai la parola di Dio che è chiarissima :
1Corinzi 6:9-11
9 O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, 10 né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.Altro
Dicono tante parole ma non citano mai la parola di Dio che è chiarissima :

1Corinzi 6:9-11
9 O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, 10 né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.