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Il Era il 29 giugno del 1972 quando il papa Paolo VI pronunciò la più drammatica allocuzione del suo pontificato: «Abbiamo la sensazione da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel Tempio di …Altro
Il Era il 29 giugno del 1972 quando il papa Paolo VI pronunciò la più drammatica allocuzione del suo pontificato: «Abbiamo la sensazione da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel Tempio di Dio. C’è il dubbio, l’incertezza, la problematica, l’inquietudine, l’insoddisfazione, il confronto. Non ci si fida più della Chiesa; ci si fida del primo profeta profano che viene a parlarci da qualche giornale o da qualche moto sociale per rincorrerlo e chiedere a lui se ha la formula della vera vita. E non avvertiamo di esserne invece già noi padroni e maestri. È entrato il dubbio nelle nostre coscienze, ed è entrato per finestre che invece dovevano essere aperte alla luce. Dalla scienza, che è fatta per darci delle verità che non distaccano da Dio ma ce lo fanno cercare ancora di più e celebrare con maggiore intensità, è venuta invece la critica, è venuto il dubbio.(...) Si credeva che dopo il Concilio sarebbe venuta una giornata di sole per la storia della Chiesa. È venuta invece una …Altro
william jenny barbero
bastava che rendesse pubblico il terzo segreto di fatima che evidentemente non ha fatto per essere credibile
telebene
Ho dei dubbi. È stato molto vicino a Padre Pio. Quindi, non credo che si responsabile della situazione attuale.
Donato Calabrese, storico di Padre Pio
Raffaele Vargetto
Ma che sta dicendo? Padre Pio fu lasciato in pace nel 1964 per esplicita raccomandazione di Paolo VI. Si legga il discorso dello stesso Pontefice nel 1971 ai gruppi di preghiera di Padre Pio, là dove elogia il santo del Gargano affermando che confessava dalla mattina alla sera, definendolo "rappresentante stampato delle stigmate di Nostro Signore".
Francesco I
Non lo dico io, lo dice don Negrisolo: l'ex cardinale Montini, che ora ci vogliono far credere che fosse un santo, era molto ondivago nelle sue opinioni, per cui non mi stupisco che abbia detto tutto ed il contrario di tutto!
E' sufficiente dare uno sguardo alla tomba della Famiglia Montini per rendersi conto in quale ambiente sia cresciuto:
Tombali massonici.
telebene
Una cosa posso dire: quando si parlava di trasferimento di Padre Pio, nel corso della seconda grande Prova (non la chiamo persecuzione), come arcivescovo di Milano, Paolo VI dette la sua disponibilità ad ospitare Padre Pio.
"All’inizio degli anni Sessanta, dopo la visita apostolica di mons. Maccari, quando si era diffusa nuovamente la voce di un imminente trasferimento del Cappuccino stigmatizzato …Altro
Una cosa posso dire: quando si parlava di trasferimento di Padre Pio, nel corso della seconda grande Prova (non la chiamo persecuzione), come arcivescovo di Milano, Paolo VI dette la sua disponibilità ad ospitare Padre Pio.

"All’inizio degli anni Sessanta, dopo la visita apostolica di mons. Maccari, quando si era diffusa nuovamente la voce di un imminente trasferimento del Cappuccino stigmatizzato da San Giovanni Rotondo in un luogo isolato, Montini aveva commentato: “Se Padre Pio lascia San Giovanni Rotondo, sono disposto a prenderlo a Milano e sono certo che una sua Messa vale una missione”.

Ma per comprendere ancora di più la stima e la venerazione di Montini per Padre Pio, basti leggere questo pensiero espressogli per iscritto, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale: “Oso pertanto anch’io esprimerLe nel Signore, le mie felicitazioni per le grazie immense a Lei conferite e da Lei dispensate… Esprimo insieme il voto che Cristo Signore abbia a vivere ed a manifestarsi nella persona e nel ministero della Paternità Vostra…”.

Divenuto Pontefice Romano, Montini ordinò di lasciare in pace Padre Pio, disponendo che gli fosse assicurata la piena libertà e tranquillità nel ministero sacerdotale.

Con votazione plebiscitaria del 4 dicembre 1963, il Concilio Vaticano II approva la costituzione Sacrosanctum Concilium sulla sacra liturgia.

Il 9 marzo 1965 Papa Paolo VI inviò il cardinale Bacci a San Giovanni Rotondo, per consegnare personalmente, al Frate di Pietrelcina, l’indulto[1] che lo autorizza a celebrare la Santa Messa in latino, e quindi alla vecchia maniera.

La presenza di Bacci a San Giovanni Rotondo si spiegava col fatto che, durante l’ora terribile della prova, lui si era sempre mostrato solidale con il Frate di Pietrelcina, e anche perché, all’interno del Concilio, aveva assunto una posizione conservatrice, difendendo il latino come lingua liturgica, e quindi condividendo con Padre Pio l’amore per la Messa di San Pio V[2].

Sapendo quanta sofferenza gli avevano provocato le Visite dei vari prelati inviati dai Pontefici e dalle istituzioni vaticane, in seguito alla visita di Bacci, padre Eusebio Notte chiese preoccupato a Padre Pio: “Padre, un cardinale a San Giovanni Rotondo... ma è venuto per lei?”. “Sì”. “C’è da preoccuparsi, o sono cose buone?”. “L’ha mandato il Papa”. “Per lei?”, insistette il confratello. “Sì, vuole sapere cosa io pensi del Concilio”[3]. “E lei cosa ha risposto?”. “Dica al Papa: quello che dovevate fare, l’avete fatto. Chiudetelo”[4].

Non si può affermare con sicurezza quale influenza abbia esercitato sul Papa la dichiarazione rilasciata da Padre Pio al cardinale Bacci. Quello che si può dedurre è che nove mesi dopo, il 7 settembre 1965, Paolo VI chiuse definitivamente il Concilio Vaticano II.

Donato Calabrese, Storico di Padre Pio e guida turistico spirituale a PIetrelcina

[1] Permesso speciale dato dallo stesso Pontefice Paolo VI.
[2] Cfr. Roberto de Mattei, Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta, Torino 2010, 341.

[3] Padre Eusebio Notte, Padre Pio e Padre Eusebio, Briciole di storia, Grafiche Grilli, Foggia, 2007. 413s.
[4] Idem.

[1] Jeanne Ancelet-Hustache, Maestro Eckhart e la mistica renana, Edizioni Paoline, Milano, 1992 ,29.
[2] Cfr. Eunice dos Santos, La morte mistica in san Paolo della Croce, Città Nuova Editrice, Roma, 2007, 47."
telebene
Per tutto questo, e anche per l'amore di predilezione verso i malati e i disabili, credo che Paolo VI sia al di sopra di ogni sospetto. Aggiungo, infine, che lo stesso Papa Montini, il 19 giugno 1972, in occasione della solennità di San Pietro e San Paolo, disse "di aver la sensazione che «da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio”. .
Francesco I
@telebene quanto sostiene lei, cioè che Montini fosse disposto ad ospitare Padre Pio in Milano non fa che confermare quanto egli fosse favorevole al suo esilio......
telebene
Era per affetto, e non perché voleva esiliarlo. Montini, in occasione del 50° di sacerdozio di Padre Pio, fu uno del ristretto gruppo di cardinali e vescovi che si rallegrarono con Padre Pio.
Montini rispettava molto il desiderio di Padre Pio, per la celebrazione della Santa Messa in latino, e perciò gli mandò l'autorizzazione, per mezzo del cardinale Bacci (molto vicino al Frate di Pietrelcina). …Altro
Era per affetto, e non perché voleva esiliarlo. Montini, in occasione del 50° di sacerdozio di Padre Pio, fu uno del ristretto gruppo di cardinali e vescovi che si rallegrarono con Padre Pio.
Montini rispettava molto il desiderio di Padre Pio, per la celebrazione della Santa Messa in latino, e perciò gli mandò l'autorizzazione, per mezzo del cardinale Bacci (molto vicino al Frate di Pietrelcina).
Donato Calabrese, storico di Padre Pio e Guida turistico spirituale per Pietrelcina.
telebene
Tanti rispetti per don Attilio Negrisolo e don Nello Castello: hanno sofferto molto per il loro legame con Padre Pio! A causa di mons. Bortignon: una delle cause della seconda persecuzione del Frate di Pietrelcina.
lamprotes
Chi è causa (o contributo alla causa) del suo mal, pianga se stesso (riferito a Paolo VI)!!!
N.S.dellaGuardia
La delusione di chi pensava che scendendo a compromessi ed abbassando l'asticella delle pretese evangeliche sarebbe stato tutto più facile, non ci sarebbero stati più conflitti e divisioni, e invece...